Fatti

Argomenti

  1. Una democrazia ha bisogno di media forti e indipendenti. La SRG è la casa mediatica pubblica della Svizzera. Appartiene a tutte e tutti noi ed è indipendente perché è finanziata dal nostro canone.

  2. La disinformazione, le fake news e l’intelligenza artificiale (IA) figurano tra i maggiori pericoli a livello mondiale. Per contrastarle serve un giornalismo forte. Ma questo ha un costo.

  3. Il mondo è in subbuglio. Proprio in tempi di incertezza geopolitica una SRG forte e indipendente è indispensabile. Le sue corrispondenti e i suoi corrispondenti informano in modo affidabile sugli avvenimenti nel mondo.

  4. La SRG produce contenuti che sul mercato libero non sarebbero finanziabili – per esempio «Echo der Zeit», film documentari, serie come «Tschugger» e «The Deal», nonché un’ampia offerta di sport in diretta.

  5. La Svizzera è quadrilingue. Affinché il Paese rimanga coeso servono la volontà dell’«idée suisse» e l’attenzione verso le minoranze. La SRG crea questo collante riportando costantemente da tutte le regioni del Paese.
    Allianz-Pro-Medienvielfalt-Gesamtausgabe-Pie-Chart
  6. Il canone è diminuito costantemente per le economie domestiche: da 462 franchi all’anno (2015) agli attuali 335 franchi – cioè 92 centesimi al giorno. Entro il 2029 scenderà ulteriormente a 300 franchi. Se la SRG trasmettesse in una sola lingua, i costi sarebbero di circa 200 franchi.

  7. Gli editori privati si finanziano con pubblicità e abbonamenti. Le piattaforme tecnologiche come Google, Facebook, Instagram e TikTok drenano ormai ogni anno oltre 2 miliardi di franchi dalla Svizzera. Ciò indebolisce fortemente gli editori privati. Abbonamenti più cari non possono compensare queste perdite. Conseguenze: tagli di posti di lavoro, offerta impoverita, appiattimento, cannibalizzazione e giornalismo «clickbait».

  8. La SRG e gli editori privati svizzeri sono dei nani nel confronto internazionale. Subiscono la pressione di potenti servizi di streaming come Netflix e Spotify e dei social media, spesso veicolo di fake news. Mentre le piattaforme tecnologiche offrono quasi solo intrattenimento, abbiamo bisogno di informazioni elaborate giornalisticamente – dalla Svizzera e sulla Svizzera.

  9. Sempre più miliardari acquistano media: Rupert Murdoch («Fox News»), Jeff Bezos («Washington Post») o la famiglia Blocher (oltre 30 giornali regionali). Loro decidono cosa leggiamo, ascoltiamo e vediamo. La SRG invece è tenuta a rispondere al grande pubblico.

Fatti

« Fatti invece del rumore » – il documento di quattro pagine riassume i punti essenziali. Scaricare: Fatti invece del rumore (PDF)

Obiettivi

  1. Seguiamo da vicino l’evoluzione attorno alla Halbierungsinitiative dall’inizio del 2022, interveniamo dove possibile e facciamo tutto il necessario affinché venga respinta alla votazione popolare.

  2. Per rendere più incisiva l’Alleanza per la diversità dei media abbiamo bisogno di donazioni e di molti e molte sostenitrici e sostenitori. Attualmente partecipano circa 4500 persone e 25 organizzazioni. Iscrivetevi!

  3. Nelle altre regioni linguistiche dovrebbero essere avviati progetti analoghi. Da soli non riusciamo a sostenerli.

  4. È necessario uno sforzo particolare nelle regioni di montagna e nei cantoni poco popolati, perché è lì che la perdita sarebbe maggiore in caso di «sì» alla Halbierungsinitiative.
"Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Ut elit tellus, luctus nec ullamcorper mattis, pulvinar dapibus leo."
John Doe
Designer