Comunicato stampa del 18 febbraio 2025, ore 11.10
L’Alleanza Diversità mediatica è lieta che la Commissione delle comunicazioni del Consiglio degli Stati (CdC-S) abbia deciso di non indebolire ulteriormente la SSR. «La disinformazione e le fake news rappresentano un grave pericolo per la coesione sociale e quindi per la democrazia. È quindi più che mai necessario un forte media pubblico. Le difficoltà dei media privati non sono imputabili alla SSR, ma ai giganti tecnologici come Google & Co., che sottraggono alla Svizzera miliardi di franchi di introiti pubblicitari».
Con 10 voti contro 2, la KVF-S ha quindi respinto nettamente la proposta della commissione gemella del Consiglio nazionale. Quest’ultima aveva deciso con 13 voti contro 12 di elaborare una controproposta indiretta all’iniziativa di dimezzamento, che avrebbe avuto gravi conseguenze per il finanziamento e quindi per l’offerta della SSR. La controproposta indiretta (cioè a livello legislativo) avrebbe richiesto, tra l’altro, la completa abolizione dell’imposta sulle imprese. Attualmente il 75% di tutte le aziende in Svizzera ne è esente, e presto lo sarà l’80% (l’imposta è calcolata in base al fatturato).
L’Alleanza Diversità mediatica spera che la linea pragmatica della commissione competente del Consiglio degli Stati prevalga ora anche in Parlamento. Attualmente conta circa 3900 persone e 18 organizzazioni, dalla Federazione svizzera di calcio e dal sindacato Syndicom a Suisse Culture e IG Volkskultur.